Seconda e terza isterectomia : nell'una rapida guarigione nell'altra accidente rarissimo / pel dott. Giovanni Pascale.

  • Pascale, Giovanni.
Date:
1887
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Credit: Seconda e terza isterectomia : nell'una rapida guarigione nell'altra accidente rarissimo / pel dott. Giovanni Pascale. Source: Wellcome Collection.

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    La sua natura dev’essere benigna: a) per la sua durata di otto anni; b) per la sua forma liscia, levigata, senza aderenze ; c) per la niuna infiltrazione non ostante la lunga durata; d) per il relativo benessere dell’inferma. La sensazione rilevata all’esame non è precisa, nè per un contenuto liquido, nè per un contenuto chiaramente solido. Il contenuto liquido può essere o per degenerazione cistica o per ra- gione segretiva (adenoma cistico). Se, nel nostro caso, il contenuto li- quido fosse per ragione secretiva, nel lungo spazio di otto anni non si sarebbe mantenuto in queste moderate proporzioni. Deve trattarsi per- ciò piuttosto d’ un tumore solido con cavità nell’ interno o per tessuto cavernoso o per degenerazione, ipotesi avvalorata dal fatto che nel periodo mestruale la donna avverte dei dolori che non scompaiono se non collo svuotamento del sangue; il fatto poi che durante la mestrua- zione si ha un rigonfiamento del tumore con cambiamento di consi- stenza , avvalora il sospetto che il tumore in parte risulti di tessuto cavernoso. In quanto all’organo da cui proviene, potrebbe essere dell’ovaio, massime stando a quello che dice l’inferma, che il tumore è sorto al lato sinistro dell’ipogastrio. Ma tumori solidi dell’ovaio sono rari, ed un tumore benigno dell’ovaio che raggiunga questo volume è ancora più raro. Possono ben esistere nei tumori dell’ovaio sarcomi di grande mole, ma allora il tumore ha nota di malignità, che manca in questo caso. Inoltre l’utero non è mai così intimamente connesso ed immede- simato col tumore, ma è sempre spostato di lato. Perciò qui deve trat- tarsi di tumore del corpo e parete postero-superiore deil’utero. Volendo precisare ancora di più, possiamo dire anche che esso non è sottomu- coso, perchè: 1. ° non è possibile riconoscere e determinare l’utero; 2. ° non vi sono emorragie. È sottoperitoneale? No, perchè questi: a) si peduncolano facilmente; b) hanno un accrescimento più rapido ed acquistano un volume maggiore; 3. ° ordinariamente sono multipli, e poi non inturgidiscono così fa- cilmente nel periodo mestruale. Un’ultima quistione sarebbe: tumori del corpo dell’utero che rag- giungono questo volume, sono innocenti? Essi provocano frequentemente l’aborto per le alterazioni avvenute nelle pareti uterine. Infatti noi dob- biamo riflettere che in questi casi non è difficile la gravidanza, è dif- ficile invece che essa sia portata a termine. Perchè quella porzione dell’utero, affetta dal tumore non si dilata, non cede, non segue quel- l’accrescimento che sussiegue nelle pareti uterine, nel momento della gravidanza e quindi determina l’aborto. La sterilità, invece, che anche è frequente, tiene alla compressione e contorsione del collo uterino.