Determinazione della topografia cranio-encefalica : con un nuovo metodo : comunicazione fatta alla VIIIa adunanza della Società Italiana di Chirurgia in Roma 1891 / A. d'Antona.

  • Antona, Antonino d'
Date:
1892
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Credit: Determinazione della topografia cranio-encefalica : con un nuovo metodo : comunicazione fatta alla VIIIa adunanza della Società Italiana di Chirurgia in Roma 1891 / A. d'Antona. Source: Wellcome Collection.

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    ed al suo occhio clinico, s’è fatto un metodo a sè ; e tutti poi per mettersi al coperto di possibili e facili errori ci siamo riparati all’espediente delle larghissime brecce, scavate senza misericordia sul cranio. Quando non s'è stati buoni a scen- dere con un trapano sulla parte media della scissura Ro- landica, in guisa da comprendere le due corrispondenti se- zioni delle due circonvoluzioni centrali, s'è ricorso all’appli- cazione di due o tre corone di enorme ampiezza. Ancora più imbarazzante è divenuta la nostra posizione oggi, che la scienza ha scoverto nuovi focolai motori e sen- sitivi, e che alla Chirurgia sono venute additandosi nuove vie di intrapresa in alcune lesioni dei centri nervosi. Prima di venire all’esposizione del modo che io propongo, voglio sommariamente ricordare quello che si è fatto per questo obbietto. I primi saggi furono fatti a scopo anatomico e quindi furono prese, a base di studio e di ricognizione, alcune emi- nenze o linee designate o rilevate sulla superficie esterna del cranio, come le suture in generale (sagittale, lambdoidea, coronale, squamosa) o alcuni punti speciali di esse (bregma, lambda, pterion, stefanion, asterion) oppure alcune eminenze ossee (inion, gobba frontale, parietale, apofisi mastoide, orbi- tali) o certe creste (cresta temporale, frontale, occipitale, ecc.). È risaputo che tutte queste esterne conformazioni delle ossa craniche non sono in alcuna intima relazione, o rap- porto con speciali parti dei sottostanti centri nervosi; e, come si intende di leggieri, tutti questi pretesi dati anatomici, bene riconoscibili a cranio denudato delle parti molli, non sono utilizzabili in Clinica, perchè sul vivente è difficile preci- sarli e talvolta difficile rilevarli. Pochi dati riferibili ad alcuni punti ossei, riconoscibili sul vivente, hanno potuto es- sere utilizzati nella pratica clinica. E questi stessi che possono essere grossolanamente ri- conoscibili, pure, per mancanza di precisione, non servono a nulla; se pure non portano a conseguenze erronee. Trat- tandosi di punti e di linee, dalle quali si devono dedurre numeri determinati e direzioni precise, non si possono utiliz- zare parti anatomiche, non bene determinate. Come si può utilizzare a questo scopo la gobba parietale, la mastoidea,