Una terza ovariotomia : seguita da morte al 20⁰ giorno dall'operazione / per A. d'Antona.

  • Antona, Antonino d'
Date:
[1879?]
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Credit: Una terza ovariotomia : seguita da morte al 20⁰ giorno dall'operazione / per A. d'Antona. Source: Wellcome Collection.

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    la inevitabile putrefazione del moncone del picciuolo strozzato e lasciato di qua del clamp. L’ avere trascurato in quel caso di disinfettare o causti- care, o mummificare quel pezzo del picciuolo, ebbe la conseguenza del suo disfacimento putrido ed icoroso, che minacciò estendersi a tutta la ferita. Difatti il Mori sani in vista di ciò fu costretto rimuovere innanzi tempo il clamp e recidere la porzione guasta del picciuolo; il quale poi sciolto dal punto fìsso tenuto dal clamp si ritirò profondamente nell’angolo inferiore della ferita, mantenendo lunga suppurazione, e lasciando sempre a temere il suo distacco dalle labbra della ferita , e la conseguente acuta peritonite suppurata , ugualmente come avvenne in un’altra sua operata, della quale parlai nell’ultima publicazione. Si persuada adunque il prof. Morisani di quest’ultima osservazione, ed io così sarò pienamente soddisfatto per lui e per le sue inferme per averlo indotto ad accettare con assoluta confidenza i precetti dell’esperienza dei grandi ovariotomisti. Dopo tutto ciò quando il prof. Morisani in una delle sue solite allusioni a rne, abusando della buona fede di giovani discenti asseriva che quest’ultima sua inferma era stata operata nello stesso modo come tutte le altre sue operate e morte, disse cosa vera ? Quando non s’ è veritieri nel riferire i fatti, si corre il rischio di perdere il credito. La seconda operata dallo stesso prof. Morisani nell’aprile ultimo fu sventurata assai! Era un’attrice drammatica piena di vita e di salute, con cisti di mediocre grandezza. Furono trovate estese aderenze; però la estir- pazione della cisti potè completarsi. Le aderenze al chirurgo operatore ap- parvero molto più estese, più fìtte, di quello che veramente erano. Difatti sulla tavola anatomica si scovrì un estesissimo scollamento della fascia di Cooper e peritoneo, dalla ferita.sino alla piccola pelvi e fianco dritto , quindi naturalmente quelle aderenze, che si credettero sciogliere tra cisti e peritoneo, erano tra fascia di Cooper e peritoneo coi muscoli addo- minali , e per sopraggiunta nella cavità addominale di quella povera infe- lice, morta 18 ore dopo operata, furono trovate due spugne, grande cia- scuna quanto un grosso pugno di un uomo, ed allogate una tra la fossa iliaca e piccola pelvi a dritta, nel sacco di scollamento del peritoneo e muscoli, e l’altra tra il pacchetto degl’intestini tenui. Quando il chirurgo s’accorge di lasciare i muscoli a nudo quasi fosse una preparazione anatomica ci vuole altro per persuadersi che non è sulla dritta via? È quistione di un pò di anatomia grossa. Per il fatto delle spugne non si deve giammai trascurare il precetto dato dagli operatori di contare strumenti e spugne , pria di accingersi all’ atto operativo;, così solamente Spencer Wells, potè accorgersi di avere lasciato dentro lo addome una pinzetta, e subito rimediarvi; s’immagini se lo errore sarebbe stato facile a scovrirsi trattandosi di due spugne. La terza ovariotomia fu da me eseguita il maggio ora scorso. Forse alla osservazione dell’anatomista patologo si sono dati casi consimili a quello, ma certamente al coltello dell’ovariotomista non si presentò mai una cisti tanto voluminosa , così estesamente e completamente aderente, con tali complicazioni, e di così ingannevole diagnosi quanto quella della mia operata. Eppure il risultato non può dirsi affatto sfavorevole in quanto