Trattato elementare d'anatomia generale, descrittiva e topografica / di Bayle, Hollard e Lauth ; versione dal francese arricchita di una introduzione sugli studi anatomici ... dal dottor Pietro Perrone.

  • Bayle, Antoine Laurent Jessé, 1799-1858.
Date:
1843
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Credit: Trattato elementare d'anatomia generale, descrittiva e topografica / di Bayle, Hollard e Lauth ; versione dal francese arricchita di una introduzione sugli studi anatomici ... dal dottor Pietro Perrone. Source: Wellcome Collection.

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    lamente rare, nello stesso tempo che sono Uora accompagnale da laceratale conside- 3volissime •, la lussazione del femore in canti può tutta volta avvenire senza esser !guita da molti accidenti, se il ginocchio 2nga preliminarmente flettuto. Art. 3.® Gamba» La pelle vi è di una tesatura fitta*, è poco slensibile nella parte anteriore del rnem- ro , soprattutto là ove corrisponde alia iccia interna della tibia*, in quest' ultimo unto è altresì pochissimo mol)ile*, ma lo davvantaggio nelle altre patti. In dietro, I pelle è flessibile ed estensibile. Lo strato {'xcculaneo è lamelloso , debolmente ade- -nte air aponevrosi , tranne il punto che orrisponde alla faccia interna della tibia, d è fibroso e molto fortemente unito al erioslio; in dietro, contiene una grandis- nma quantità di vescichette adipose. Ga- onevfosG nella parte esteina anteiioie iella gamba , è robusta : è attaccata alla bia eà al perone, ed imbriglia fortemente muscoli 'SoUo-giacenli. lu dielio , non è osi forte ; vi è divisa in una loglietta iperfieiale, ohe rieuopre per dietro i mu- :oli del polpaccio , ed una loglietta pio- mda , la quale ritiene eontro le ossa i luscoli profondi , ed invia , inolile , una ipansioire che tappezza la faccia anteriore el tendine d’ AcliiUe. La curvature ad angolo retto che fot ma arteria tibiale anteriore, nel momento el suo passaggio a traverso il legamento ,lei-osseo , spiega la forle nlvaTioue d, uesto vaso nel momento dell ampu azione. )uesf ai-lei-ia disreiule tra d ubiale aiUc- iore e 1’estensor comune , di guisa tue suo tragitto è indicato sull’ aponevrosi alla buca biancastra cim separa (luest. nuscob: questa linea è •artisse dal mezzo dello spazio che sepai a a testa del perone dalla spina della tibia, : di là discendesse sul mezzo della pie^a- ura del iiicdc. Una vena è posta da cia- leun lato dell’arteria*, d neivo posto iii ■vanti, incrocia la sua direzione, m modo a essere esterno in allo , ed mlerno m jasso della gamba. L’ arteria tibiale poste- ■iore , accompagnata dalle sue r ue vene, ; da prima posta nel mezzo dello spazio iilerosseo, ma si porla m dentro discen- fendo, In modo da essere posu dielio i libale posteriore. Del resto , m lutto il mo tragitto, l’arteria è posta sotto la mglietta profonda dell’aponevroii. Al dis- tolto del melleolo interno, l arteria e posta ìd eguale distanza dal bordo interno della Libia e del lendine d’ Achille. Il nervo ubiate posteriore è posto sul lato esterno deir arteria , ma nel basso della gamica si trova al suo di dietro. Tra le vene della regione , conviene notarsi le safene ; la sajena interna è ricettata nelle lamine pro- fonde dello strato sncculaneo , di guisa eh’è tanto più pi ofoiidameule situala per quanto il soggetto è più pingue*, è sempre accompagnata dal nervo eorrispoiidenle , la di cui posizione non ha tutta fiata niente di fisso. La snfena esterna , soUo-apone- vrolica nella metà superiore della gamba, è posta nelle fogbetle [irofonde della lamina succiUanea nell’ altra metà della regione : là è egnalaiente, aecompagnala dal suo nervo, la di cui posizione non è costante. Il gran numero di fibre, muscolari che s’iuqnantaiio alle ossa della gamba in tilt- ta-i la loro lunghezza , dàmio ragione del poco di slogaineiilo che si osserva nel mo- mento delle loro Irai ture. La tibia essendo suceuianea in avanti , si concepisce la facilità con la quale la pelle sarà sollevata ed anche perforala dall’estremità de’fram- menti. Nelle fratture del perone, lo spazio inlerosseo è ordinariamente cancellalo , perchè , da una parte i musi'oli tendono a ravvicinare i frammenti della tibia , e che, dalTaltra parte, l’osso non potendo più Servire di puntello , il piede tende a rovesciarsi in fuori , e di conseguenza a portare il frammento iuleriore verso la tibia® Art. 4*° Piede» La pelle che avvicina i malleoli, è sottile e finaj abbastanza ostensibile sul malleolo esterno, uon lo è pressoché sull’interno, nè dal lato del tendme di Achille , nò sulla piegatura del piede ; in quest’ultimo punto la pelle diviene più spessa e più densa , sul dorso del [aedo, al contrario, tutto conservando la sua spessezza , la si trova moUibssiina e molto estcnsibde. Ma soprattutto nella pianta del piede è che la pelle acquista una grande spessezza prin- cipalmente verso il tallone; la sua densità vi è grandissima e la sua mobilità pressoché nulla. L’*epidermide che rieuopre la pianta è talmente spessa, che il pus che si forma al suo dissotto la scolla spesso in una grande estensione , piuttosto che portarsi al ili fuQia. Lo strato succutaneo è denso e filamentoso sui malleolo inleriio, al dis- sopra del tallone, sulla piegatura del piedej piu resistente ancora , sp, ssissimo, tessuto di fibre tanto aponevrotn he che elastiche nella pianta del piede; sul dorso del piede, per lo contrario , e sui malleolo esterno , è flessibile e lamelloso : nell’ ultimo di questi punti , contiene spesso una borsa mucosa, L’ aponevrosi presenta molte par- licolarilù j così il legamoulo malleolare