Trattato di miologia e di angiologia / di F.G. Theile.

  • Theile, F. G.
Date:
1882
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Credit: Trattato di miologia e di angiologia / di F.G. Theile. Source: Wellcome Collection.

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    Cosi , per la descrizione del sistema linfatico il passaggio attraverso le glandole & )a stessa cosa della riunione de’ rami o de’ tronchi pel sistema venoso. La capacitä de' tronchi efferenti non aumenta in generale nella stessa proporzio- ne con cui diminuisce il numero de’ tronchi ; donde segue che la capacitä del si- stema linfatico, considerato nel suo complesso , scema dalla periferia al ccntro. I linfatici sono diversamente cilindrici , come i vasi sanguigni. Ma in vicinanza de’ tronchi principali se ne vedono abbastanza generalmente che offronodilatazioni irregolari , varicose. La descrizione de' linfatici non puöessere fatta in modo compiutamente unifor- me. L’ andamento piü opportuno consiste nel descriverli secondo le regioni che occupano , avendo riguardo , per quanto ü possibile , come considerazione secon- daria , al modo con cui siconportano le vene corrispondenti. Cosi , per esempio , ginsta tal maniera di comportarsi, i linfatici superficiali del petto e del basso ven- tre sono annessi a quelli de’ membri , perchü si recano alle slesse glandole che lasciano il passaggio a questi Ultimi. Non si puö tuttavia , nella descrizione , fare due sezioni distinte de’ linfatici e delle glandole. Certo numero di linfatici , con una serie Hi glandole che attraversano, costituisce insieme un tutto, un plesso lin- fatico. Ouestc specie di plessi non possono ricevere nome piii conveniente di quel- lo del tronco venoso di cui ripelono I’ espansione. Considerero successivamente i linfatici della testa, quelli del collo , quelli del membro suprriore, quell del membro inferiore, quelli della pelvi, quelli del basso ventre , quelli del petto td i tronchi del sistema. CAPITOLO I. LINFATICI DEL CAPO. Dobbiamo qui esaminare i linfatici della cavita del cranio , della superficie del cranio e della faccia. 4,°Linfatici della cavitädclcranio.Finom non si üprovato peranco formalmente la presenza di linfatici nella sostanza del cervello ( come nemmeno in quella dellsf midolla spinale ). Non pertanto Arnold (4) crede che ai vasi linfatici de’ ventricoli cerebrali allri ne mettanocapo della sostanza cerebrale medesima , perchä i primi si lasciano empiere fmo alle pareli ventricolari, in guisa che soltanlo per la delica- tezza delle loro pareti essi si lacerano al momento del loro ingresso nel cervello. Parecchi notomisti anno creduto scorgere alcuni linfatici nella dura-madre.. Ar- nold pensa che le loro asserzioni sieno false od inesatte,e che probabilmente siensi prese per linfatici alcune vene. Mai egli giunse ad iniettare alcuno di questi nella dura-madre. Ma lapia-madre cerebrale k ricchissima di linfatici (2). Arnold vi distingue tre reticoli linfatici sovrapposti. 11 superficiale , delicalissimo , posa immediatamente sulla laminetta serosa dell’ araenoide : i suoi cnnaletti hanno termine medio , un diametro d’ un seslo di linea; gli-spazii compresi tra essi sono si angusli , cheap- pena ammettono la punta dell’ ago piü fino. 11 secondo situato al di sotto ü ancora contenuto nel tessuto cellulare sotlo-seroso dell’araenoide; il reticolo e piü grosso, ed i suoi canaletti hanno un quarto di linea. Il terzosi trova nella sostanza dell’ara- enoide medesima ; i suoi canaletti hanno mezza linea di diametro , ed esso riempie (1) Bemerkungen uebor den Bau des Hirns und Ruechcnmarhs , Zurigo , 1838 , p. 03. ’ (2) ÄnnoLD. Icon. anal. , fase. 1, tav. 2.