Trattato di miologia e di angiologia / di F.G. Theile.

  • Theile, F. G.
Date:
1882
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Credit: Trattato di miologia e di angiologia / di F.G. Theile. Source: Wellcome Collection.

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    45t Anomalie. V'ii un maggior numero di grosse vene cpatiche . le quali s' aprono inmiediatamente nella vena cava inferiore. Co grosse vene-epatiche non metto- no capo in quesl’ollima che piu su, al disopia del diafrarnma, una ve ne ha ezian- dio che s’apre nel cuore separalamente dal'ki vena cava (1). — Le-veno cpatiche (coile diafraraniatic.he?) formano sole la vena cava inferiore, quando. le vene addo- ininali terminano nell'azigo. Vene ilinfrnmmnllelic. Le arterie diaframmatiche inferiori sono accompagnate nelle loro rarmficazioui al diafrarnma ed alla capsnla surrenale , da vene doppie . chiamale diaframmati- che (phrenicae, phrenicae inferiores) (2). Questc si riuniscono o talvolta riman- gono distinte, prima d’ imboccarsi nella vena cava inferiore al disopra delle vene cpatiche; quando esse non si riuniscono, la vena cava riceve due.lre o quattro dia- frammatiche. Anomalie. Esse si riuniscono con un ramo epatico. — La sinislra fonna un troneo comune colla vena surrenale. II. RAMI IND1RETTI DELLA VENA CAVA INFERIORE. La vena porta (renn portarum ) (3) h un’ espansione vnscolare affntto speciale che si trova frapposta, nel basso-venkre, alla porzione arteriosa ed alla porzione ve- nosa della gran circolazione. Tutte le vene corrispondenti alle arterie impari nate dal lato anteriore dell' aorta addominale e destinate all’ apparecchio della chilifka- zione, si riuniscono, ad eccezione de’ soli rami venosi della sostanza epalica, in uu troneo comune siluato al disottodel fegato. Questo irorico non tarda a ramilicarsi nel fegato alla foggia d’ un’ arleria, e le sue ramificazioni continuano come quelle dell arteria epatica, coi principii delle vene del fegato. Alcuni de’ canali d’anasto- mosi fra i rami della vena porta e le vene cpatiche hanno fino a mezza linea di dia- metro. In tal guisa il sangue venoso degli organi chiliticatori, dopo essersidill’uso nel fegato, giunge alla vena cava inferiore per le vene epatiche. Ma si pud distinguerc nella vena porla una porzione venosaed una porzione ar- teriosa. La prima ha pareli sottilissime ; quelle della seconda sono piü grosse. In nessuna partc del suo tragitto la vena porta ha valvole, ed i rami della sua porzio- ne venosa non sono mai che scmplici fino alle ultime ramificazioni delle arterie che accompagnano. I. Porzione venosa. II troneo della vena porta deve 1’ origine alla successiva riunione de’ rami se- guenli. l.° La vena splerdca (lienis , splenica) (4), d’ un diametro di quattro o cinque linee, va al lembo superiore del pancreas, al disotto e indietro dell’arteria splenica, senza descrivere curve, e si reca da sinistra a destra. Anomalie. Hyrtl (5J 1 a visto doppia fino alla sua riunione col troneo della vena (1) Rotiib. in Abhandlungen der loseph. Akademie, P. f, n. 265. (2) Bnescuet, fusi: 4. tnv. 1, c, </, e, f; lav. 4, c. ' (3) Wehe/i, lav. 16, tig. I, fig. 2. (4) Weber, (ik. 2 Itt.