Volume 2

Opere / di Francesco Redi.

  • Redi, Francesco, 1626-1697.
Date:
1742-1745
Catalogue details

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Credit: Opere / di Francesco Redi. Source: Wellcome Collection.

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    quale fé tal volta per breve ora. depofii i più gravi af¬ fari del governo, fi diporta tra le amenità delle fìlofofiche fpeculazioni, Io fa non per un vano, ed oziofo diverti¬ mento, ma bensì per ritrovar delle cofe la mera verità nuda, pura, e fchietta, che però con reale, & indefefifa magnificenza fomminifira del continuo a molti valent5 uomini tutte quelle comodità, che necefìfarie fono per ar¬ rivare ad un fine così lodevole . E fe f antica fama già deferire tanto liberale Alefiandro in promuovere gli fiu¬ ti) del fuo Arifiotile, il mio Signore , sì come nella li¬ beralità a quel Gran Monarca non cede, così nella co¬ gnizione delle cofe , e nella prudenza di gran lunga lo fi lafcia indietro . E fe a’ nofiri giorni non vivono gli Arifiotili, fon però fempre fiati trattenuti nella Tofca- na Corte foggetti ragguardevoli, Se infigni, & oggi iti- fin dalla da noi per così lungo fpazio divifa Inghilter¬ ra , e da molte altre parti più remote del mondo , vi fon venuti uomini di alta fama, che con ifiupore anche de' piu dotti mofirano ogni giorno più d’ avere Pien di Filofofia la lingua e 7 petto. Quindi e, che non potrei mai a bafianza, o Sig. Lo¬ renzo, fpiegarvi, quante efperienze in quella Corte de* po la vofira partenza , fi fono fatte , e per mezzo di quelle a quante menzogne fi è cavata la mafehera . Per farvi gola , e per incitarvi ad un follecito ritorno, vo¬ glio qui brevemente in parole ('empiici , e fenz5 artifi¬ zio raccontarvi , fecondo che alla memoria mi verran¬ no , alcune oflfervazioni , che quelle fettimane addietro intorno alle Vipere fi fono fatte . E poiché delle Vipere fi ragiona , io per ifeufa del mio temerario ardimento nell5imprendere materia, nella quale tanti, e così grand5 uomini de’ prefenti , e de5 paffati fecoli fi fono abba¬ gliati , mi varrò molto acconciamente delle parole del giovinetto Alcibiade nel Convito : Io fono (die’egli) nel m? defimo grado di coloro , i quali fon fiati morfi dalla Vipe¬ ra . Dicefi, che queftì tali non vogliano s fogare la loro paf- fione , fe non con quelli , ì quali dall5 iftejfo animale fono fiati parimente morficati\ conciojfecofache fon sì acerbi i do¬ lori , e sì acuti gli fpafimi , che la ferita di quel maligno dente ne imprime , che ad ogni altro fuori di quelli , che per