La comare levatrice istruita nel suo ufizio / [Sebastiano Melli].

  • Melli, Sebastiano.
Date:
1767
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Credit: La comare levatrice istruita nel suo ufizio / [Sebastiano Melli]. Source: Wellcome Collection.

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    me, e quando quella venga infufa nel corpo, con tutto ciò mi tro¬ vo in occasione di dire che dal Signor Mauriceau pag. 66. lib. i. cap. 4. non fu intefo il tefto d’ lopocrate da elfo rapportato , in quello particolare , cioè : Si quis non credat animam animai mi- jceri, demem e fi: „ cioè, che è folle chi non crede 1’ Anima me* „ fcolarfi con l’Anima; „ poiché Ippocrate al lib. 1. de diatanu. 24. non parla dell’Anima fpirito Ragionevole, come fi ha dal tefto, che per efier lungo non lo rapporto coi numeri antecedenti inparticolar 4. 8. e 20. ec. Ma parla dello Spirito Vitale e Animale, Anima ca¬ duca, eh’è con lifpermi, e perciò nella formazione, Demens e fi qui non credat ammani immi/ceri ; pag. 43. ter. apud me ; mentre col {an¬ gue arteriale vi è lo Spirito Vitale; col liquornerveo io Spirito Ani¬ male, Anima fenlìtiva e vegetativa, folo fpirito caduco. Per quello che appartiene al quinto, dico che tutti i feti non fo- ^ situai no fituati ad un modo. Io tra le altre una volta ( che aprii donne z't0ne gravide morte ) in contrada di Sant’ Angelo , offervai dillintamente nelFUt*- come era fituato, e così lo ritrovai. Il Capo era fuperiormente, guar- ro' dava colla region verticale il ventre della madre nella parte anteriore, era curvato colla fpina, a fegno tale che col mento toccava lo (ter¬ no , le cofcie erano fiele al ventre, e (opra i femori fi riflettevano le gambe, ficchè co5calcagni toccava le gluzie, e co5ginocchi le ge¬ ne; i piedi erano voltati all’insù in tal forma, che con i diti mag¬ giori fi univano a’malleoli, le braccia erano appoggiate alle parti la¬ terali del torace, vicino alle cofcie, e riflettendo, le parti de’cubiti, colle mani chiufe le appoggiava alle gene vicino agli occhi. Dice il Sig. Mauriceau, che fecondo che va crefcendo l’infante, fi porta il capo bado guardando verfo i piedi; e il Sig. Dìemerbroek di¬ ce, che due o tre lèttimane avanti il parto fi volta col capo ingiù. li Signor Carlo Stefani tiene, che i gemelli tengano l’unofituazione con¬ traria all’altro, cioè che uno guardi la parte anteriore, l’altro la po¬ pe ri ore . 11 Signor Fernelio vuole, che i mafchi guardino colla faccia nella parte d’avanti, e le femmine quella di dietro, adducendo che le donne, le quali fi trovano annegate, quelle hanno il dorfo verfo il Cieio; ma come quella non è ragione, così la trapaneremo. Il Mae- flro Ippocrate de Nat. pueri n. 35. confederando non effere fempre ugua¬ le il fito del feto, mi perfuado, che così ne fcriveflè: puer tn Utero exiflens manus apud genas habet, caput autem prope pedes : & non datur probe, ac certo cognofcere, etiamft puerum in Utero videas 5 iiterum caput furfum habeat, an deorfum. La cagione perchè tutti i feti non fi trovano ad un modo è, che quelli movendofi variano nel tenere le mani , e così tutto il cor- picciuolo. Dice Ippocrate che i Mafchi hanno moto per lo più in tre meli, le Femmine in quattro. De Nat. pueri n.20. Etiam mo- *uetur<y & tempus ad hoc fit? majculo quidem menjes tres, famellce