Della fratture del femore : memoria / di Luigi Porta.

  • Porta, Luigi, 1800-1875.
Date:
[1863]
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Credit: Della fratture del femore : memoria / di Luigi Porta. Source: Wellcome Collection.

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    decomposto in tutti i sensi, o per dir meglio, prende la direzione di quelli che prevalgono; nelle fratture articolari esso è legato dalle forti attaccature del legamento articolare: ma nelle fratture extrarticolari, essendo più libero, si decompone; e la sua decomposizione non dipende che dal contrasto dei muscoli antagonistici. Gli esperimenti surriferiti val- gono a dilucidare la semiotica e gli slogamenti delle fratture articolari; dappoiché trat- tandosi di fratture, che avvengono improvvisamente per violenza esterna su di un’arti- colazione sana, nello stesso luogo e colle stesse forme delle fratture artificiali, i risul- tati della decomposizione dei frammenti entro la capsula illesa, nelle une e nelle altre, non possono, essere diversi. Di autossie io ne ho fatto 23, vale a dire 40 di fratture entro, 42 di fratture fuori del- l’articolazione; ed 1 di frattura mista. Delle prime entro l’articolazione, cinque, esami- nate dopo 20, 30, 42, 448 e 474 giorni in persone di 50 a 72 anni, morte per complica- zioni accidentali, presentavano tutte le parti al di fuori, in ispecie.i muscoli, in istato sano: la capsula nei due casi più recenti di20e30 giorni era parimente sana, della capa- cità naturale e senza tracce palesi d’infiammazione, sebbene la reflessa e le fibre lega- mentose, che rivestono il collo, sull’estremità del frammento inferiore fossero qua e là strappate per lo spazio di alcuni millimetri: negli altri tre casi il legamento orbicolare si mostrava inspessito, coartato, resistente, e non permetteva che dei piccoli movimenti al frammento suddetto. In due casi nessuna; in altri due effusione di poco siero rossastro; e nel quinto di sangue aggrumato; il quale dopo quattro mesi si conservava inalterato. In tutti i cinque casi la frattura in due pezzi, trasversale od obliqua, a diversa distanza dal capo e senza schegge: nei due casi più recenti, le facce rotte ineguali, nude, distanti l’una dall’altra di 4 a 9 millimetri, e decomposte per rinnalzamenlo*avvenuto del fram- mento inferiore e del gran trocantere di un centimetro e mezzo, ossia di un dito tras- verso. Nelle due fratture di 42 e 4 48 giorni, la superficie dei frammenti rivestita di una pseudomembrana rossastra, della spessezza di qualche millimetro, tenacemente adesa all’osso, ma senza unione dei due pezzi, essendo l’inferiore innalzato verso l’anca di un dito trasverso. Nel caso più antico di oltre cinque mesi, la frattura trasversale, vicino all’inserzione della reflessa, era unita per un callo fibroso, resistente, della spessezza di quattro millimetri, che lasciava qualche mobilità ai pezzi l’uno suU’altro: l’inferiore un poco innalzato verso l’anca, ed il collo nella sua totalità accorciato di un centimetro, messo al confronto con quello del lato sano; in prova che le estremità dei monconi si sono logorale per assorbimento interstiziale, sebbene il callo siasi fallo diretto e per prima intenzione. In tutti i casi il capo conser,vava la sua posizione naturale: il colile, il cuseinetto adiposo ed il legamento rotondo una perfetta integrità: e l’arto corrispon- dente mancava pure in lunghezza di un dito trasverso circa. Nei preparali di queste fratture, la capsula intera, avendo conservato le sue primitive attaccature, presentava una specie di apparecchio naturale, che teneva in sesto i frammenti tanto nell’esten- sione, come nella semiflessione del membro. In quattro easi la frattura inlerarticolare , dissecata dopo 4, 2, 3, 4 mesi in pazienti di 24 a 68 anni, due maschi e due donne, era suppurala: in un caso per colpo di fucile, in due per eadula sul gran trocantere, e nel quarto da cotilitide grave, in seguilo a mo- vimento fatto nel Ietto. La morte tabica, effetto della suppurazione del colile. Nel primo