Volume 3

Decamerone / di Messer Giovanni Boccaccio.

  • Boccaccio, Giovanni, 1313-1375
Date:
1825
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Credit: Decamerone / di Messer Giovanni Boccaccio. Source: Wellcome Collection.

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    Alla quale Anichin disse: Madonna, io temo forte, che egli non vi sia noia se io il vi dico; e appresso dubito che voi ad altra persona nol ridiciate. A cui la Donna disse: Per certo egli non mi sara grave; e renditi sicuro di questo, che cosa che tu mi dica, sennon quanto ti piac- cia, io non diro mai ad altrui. Allora disse Anichino: Poiche voi mi promettete cosi, e io il vi diro. E quasi colle lagrime in sugli occhi le disse chi egli era; quel che di lei aveva udito; e dove, e come di lei s’era innamorato; e perche per servidor del marito di lei postosi: e appresso umilemente, se esser potesse, la pregb che le dovesse pia- cere d’ aver pieta di lui, e in questo suo segreto e si fer- vente disidero, di compiacergli; e che dove questo far non volesse, che ella lasciandolo star nella forma nella qual si stava, fosse contenta che egli 1’ amasse. O singular dol- cezza del sangue Bolognese, quanto se’ tu sempre stata da commendare in cosi fatti casi: mai di lagrime ne di sospir fosti vaga; e continuamente a’ prieghi pieghevole, e agli amorosi disiderj arrendevol fosti: se io avessi degne lode da commendarti, mai sazia non se ne vedrebbe la voce mia. La gentildonna, parlando Anichino, il riguardava; e dando plena fede aUe sue parole, con si fatta forza ricevette, per li prieghi di lui, il suo amore nella mente, che essa altresi comincio a sospirare; e dopo alcun sospiro, rispose: Ani- chino mio dolce, sta’ di buon cuore; ne doni, ne promesse, ne vagheggiare di gentile uomo ne di signore ne d’ alcuno altro (che sono stata e sono ancor vagheggiata da molti) mai mi pote muovere I’animo mio, tanto che io alcuno n’ amassi: ma tu m’ hai fatta in cosi poco spazio, come lo