Volume 2

Opere / [Maurizio Bufalini].

  • Bufalini, Maurizio, 1787-1875
Date:
1844-1872
Catalogue details

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Credit: Opere / [Maurizio Bufalini]. Source: Wellcome Collection.

    261/270 (page 243)
    ottusa, i moti lenti, l’intelligenza difficile , il carattere forte- mente apatico. Altri in fine, senza disordine d’alcun organo, si trovano in istato d’abituale oligoemia, hanno le carni pallide e flaccide, e sono edematosi (1). Ma che mai significa lutto questo? Lo stalo d’emaciazione' e d’oligoemia apparterrebbe di grazia a turbamento dinamico? Non dimostrerebbesi anzi da ciò che col disordine dinamico coesiste una grave lesione materiale di tutta la costituzione del corpo? E d’altronde le connaturali altitudini della sensibilità e delle facoltà sensoriali non sono elleno necessario effetto della qualità della comples- sione degl’ individui e dello stato organico del sistema nervoso ? Quale prova mai dell’esistenza delle pure alterazioni dinamiche si può derivare da fatti tali ? 11 vizio si ripone manifestamente nelle facoltà, anziché nei soli atti di queste ; ed ove sono lese le facoltà degli organi, sono di necessità lesi questi medesimi. I prestigi della teorica seducono dunque fino al punto d’ad- durre in prova delle pure alterazioni dinamiche i fatti piu atti a persuadere anzi il contrario. 16. Anche il Dubois scriveva nella sua Patologia , che nelle malattie traumatiche la reazione generale s’effettua senz’alcuna alterazione organica , eccettuata la lesione della parte offesa ; e che eziandio nelle malattie nate sotto V influenza delle costi- tuzioni atmosferiche, o delle affezioni morali, o di certi miasmi, l’azione morbifera non si può credere dispiegata sull’orga- nismo , dacché le necroscopie non 1’ addimostrano, né si può pensare che quello sia offeso prima della vitalità. Nel corpo animale ( segue egli ) non si hanno da considerare solamente posizione e struttura di parti, colori e pesi, volume e den- sità, ma qualche altra cosa di piu, che lesa basta ad originare una reazione (2). Di grazia però che è questa cosa di più, che, non essendo organismo, si può ledere senza lesione di questo? Che é questa vitalità esistente per sé stessa e independente dall’organismo? lo ho già provata abbastanza l’assurdità di tali concetti (3), ed abbastanza credo pure d’avere dimostrato (1) Op. c. V. c. pag. 42,6. (2) Traité de Pathol. Génér., Paris, 1837 , Tona. I, pag. 16 e 17. (3) Ved. fra raltre il Sag. sulla dottrìoa della vita, la Memor. in torno al Tema della Soc. Ital., le Cloal. ee. Voi. I, Parte 1.