Regolamento dei Regi Spedali di Santa Maria Nuova e di Bonifazio.

Date:
1789
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Credit: Regolamento dei Regi Spedali di Santa Maria Nuova e di Bonifazio. Source: Wellcome Collection.

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    XUI Deputazione sempre, o almeno per lo piu opportune per le Cure sud- dette (i). (*) Tra le moire malattìe che afflissero ed affliggono la misera umanità, se ne scoperse una non poco nauseante, e micidiale, l’anno ,495. in quelle isole, che servono di scala all’Indie Occidentali, scoperte quasi contemporaneamente «agl. Spagnuoli, sotto la condotta del Celebre Cristoforo Colombo Genovese, d’onde trasportata nelle .Spagne, e quindi nel Regno di Napoli, si manifestò la prima volta nella Città di Taranto nel terminare della Guerra coi Francesi, dai quali fu diffusa poscia per tutta l’Italia , e precisamente anco nella nostra Toscana . Le medesime Truppe Francesi infatti condotte in Italia da Carlo Vili, nello stesso anno, e lasciate in parte al presidio di diverse Fortezze di Toscana , co¬ municarono ivi un siimi malore fino allora sconosciuto, il quale si manifestò nel successivo anno 1496. Dopo ventiquattro anni di eccidio per questa parte, attesa la supposta incura¬ bilità della detta malattia , piacque all’ Altissimo di concedere qualche sollievo e rimedio ai poveri Infermi che n’erano attaccati, i quali si lasciavano perlopiù in abbandono, siccome pretesi incurabili. Sotto li 23. Maggio 1519. predicando in S. Maria del Fiore il fervente Reli¬ gioso Don Calisto da Piacenza Canonico Regolare di S. Agostino della Badiali Fiesole, esortò i suoi Uditori a provvedere in qualche maniera ai detti poveri Infermi. Nel medesimo giorno molti dei principali Cittadini di Firenze in num. 1 50. in eirca adunati alla presenza del detto Oratore nella Chiesa di S. Maria della Neve, ove avevano il loro Ospizio i suddetti Canonici Regolari in Via S. Gallo, coll’an- nuenza del Cardinale Arcivescovo, e Legato Apostolico Giulio dei Medici, fon* darono una nuova Confraternita sotto il titolo della Santissima Trinità , la quale sottoposero al governo di un Priore , e di dodici Consiglieri o Ufiziali, scelti dalle più nobili e cospicue Famiglie della Città nostra . Quindi aprirono due S'pedali presi a fitto per darvi ricovero, e l’opportuno sollievo ai detti Incurabili, cioè lo Spedale di S. Caterina, detto dei Taluni, presso la Porta a S. Gallo per gli Uomini, e quello di S. Rocco posto dicontro al suddetto per le Donne. Addossarono al prefato Priore, e Consiglieri il carico di adunarvi i detti In¬ fermi, e di inveli diligentemente curare ed assistere. In principio furono fatti diversi tentativi, ma il più efficace di tutti i rimedj pervenne dal medesimo luogo, dove era nato il male, cioè il Guajaco, o Legno Santo, già trasportato dalle I ole sopraindicate, nelle quali gli abitanti infetti di detto male costumavano di liberarsene col solo bere il sugo che si estrae dal detto Legno. Muniti Sigilli Tomo 19. a 58. Successivamente , o sia per la buona assistenza prestata ai detti Incurabili negli