Tre fistole vescico-vaginali ed una vescico-cervico-vaginale / pel dott. A. d'Antona.

  • Antona, Antonino d'
Date:
1883
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Credit: Tre fistole vescico-vaginali ed una vescico-cervico-vaginale / pel dott. A. d'Antona. Source: Wellcome Collection.

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    Con appropriato trattamento procurai rendere un pò meno cat- tivo l’aspetto di tutto quel tragitto, e, quando mi parve giunto il momento , ravvivai profondamente tutto e passai quattro punti profondi di cucitura metallica, cercando di comprendere pure la apertura vescicale. La chiusura in primo tempo si ottenne perfetta, tanto che, injet- tata una buona quantità d'acqua in vescica, non ne scappò una goccia dalla rima di cucitura. Le cose andarono per bene nei primi giorni — ma verso il 4° la vagina cominciò ad inumidirsi, e quando al 5° giorno osservai il campo operativo, mi accorsi che tutto era mancato; e rimossi nella stessa seduta tutti i punii. La inferma era assai sciupata e stanca. Io le proposi, ed ella accettò il consiglio, di ritornare al suo paese, rifarsi e poi ritor- nare dopo qualche mese. Quale non fu la mia sorpresa, quando dopo due mesi, ripresen- tatasi la inferma da me per riprendere la cura, e facendomi ella stessa osservare un certo gonfiore dello addome, scovrii una gra- vidanza tra il quarto e quinto mese ! Seppi che la gravidanza fu condotta a termine , ed il parto si compì perfettamente bene -- Non so nulla d’altro. La gravidanza dunque era avvenuta poco prima che io avessi incominciate le osservazio.ii e le operazioni; ed essa avea potuto avvenire, non ostante lo scolo continuo deU’urina pel canale cer- vicale e vaginale, e si era mantenuta, non ostante tutte le ma- novre eseguite nell’interno, non esclusa la sondazione! Osservazioni. La cura radicale delle fistole vescico-vaginali per mezzo del ravvivamento e cucitura non è da molto, che fu introdotta in Napoli. Fu precipuamente per l’opera paziente, ingegnosa del Pro- fessore Amabile, che quella cura s’accreditò tra i giovani chirurgi di Napoli. L'Amabile non ha voluto più saperne di questo argo- mento, nè volle più operare alcun’ultra inferma. D'allorain poi la pratica napolitana ha segnato un certo regresso. Invece di continuare con insistenza e pazienza in quella via, per opera di qualcuno s’è rimessa in onore la peggiore e la più inconseguente delle operazioni; io dico l’occlusione vaginale per la cura delle fistole vescico-vagina’i (Kolpokleisis).