Sopra un herbario di Gherardo Cibo conservato nella R. Biblioteca Angelica di Rome / Enrico Celani.

  • Celani, Enrico.
Date:
1902
Catalogue details

Licence: In copyright

Credit: Sopra un herbario di Gherardo Cibo conservato nella R. Biblioteca Angelica di Rome / Enrico Celani. Source: Wellcome Collection.

    6/56 (page 4)
    In un opuscolo stampato l’anno 1608 (*) che può dirsi una specie d’ indice per classi della Biblioteca, a pa¬ gina 57 leggesi sotto il titolo: Res arborea et herbaria : Herbae, ac plantae reapse super cliartam conglutina¬ ta e pluribus tomis in folio comprehensae, ed evidente¬ mente questo si riferisce al nostro erbario. Dunque l’anno 1608, epoca in cui fu stampato quell’opuscolo, l’erbario era nell’Angelica: e forse non è azzardato l’asserire che, provenendo esso dal P. Angelo Rocca (2) come tutto il primo fondo che compose la biblioteca, esso vi stesse già dall’anno 1605, anno in cui il Rocca dispose che i suoi libri e manoscritti fossero affidati all’Ordine Agostiniano e in servizio degli studiosi. Ma nulla più di questa notizia: gli indici e cataloghi posteriori tacevano assolutamente del- l’erbario: di modo che poteva asserirsi che per un pe¬ riodo di tre secoli nessuno dei tanti bibliotecarii dell’An¬ gelica ne aveva compresa l’importanza: anzi consideran¬ dolo come un ingombro non avevano perduto tempo nep¬ pure a catalogarlo. Esaminando Vindice delle piante contenute nell’erbario, un piccolo manoscritto oblungo del quale tratterò in segui¬ to, e notando che vicino ai nomi* di esse piante, l’anonimo erborizzatore aveva spesso registrato nomi di autori di opere botaniche, quali Plinio, Fuchs, Mattioli, Teofrasto, Ruollio, Manardo, pensai che egli, oltre il conoscere quegli autori, ne dovesse possedere le opere per citare con tanta franchezza e precisione: e conseguentemente mi chiesi se insieme all’erbario, non fossero pervenuti al¬ di Bibliotheca Angelica littecatorum lUterarumq. amatorum com- moditati dicala Romae in Aedibus Augustinianis. Romae, St. Pauli- num, MDCVIII. (2) Angelo Rocca, nato nel 1545 a Rocca Contrada nelle Marche (l’attuale Arcevia), all’età di sette anni vestì l’abito degli Eremitani di S. Agostino nel convento di Camerino: dipoi venne, Maestro in sacra teologia, nel convento generalizio di Roma. Nel 1585 fu chia¬ mato da Sisto V a sopraintenderc alla Stamperia Vaticana : nel 1595 divenne Prefetto del Sacrario Apostolico, e nel 1605 vescovo di Ta- gaste inparlibus. Mori a Roma nel 1620. Possedeva una ricca biblio¬ teca che nel 1605 affidò agli Agostiniani, confermando poi questa sua disposizione con istromento del 23 ottobre 1614 in atti Celso Cusano N. C.